giovedì 28 febbraio 2013

Love Blood: Il potere del vampiro - Jennifer Rardin

Primo volume di una serie urban fantasy e spy-fi, uscito nell'aprile del 2010 per Newton Compton, non ha per il momento visto la traduzione di nessun altro volume della serie. Purtroppo, perché -nonostante i parecchi strafalcioni grammaticali e refusi nella versione italiana- è una lettura piacevole e simpatica, che può coinvolgere gli amanti del genere (sicuramente piacerebbe agli amanti di Anita Blake e Vicky Nelson!), regalando ore di spensieratezza con una nota di originalità.

Non è infatti così consueto trovare un vampiro che lavora come consulente della CIA, in una società in cui le creature soprannaturali sono note e controllate da specifiche unità governative.

Protagonisti della serie sono Jasmine “Jaz” Parks (agente della CIA con licenza di uccidere, esperta di arti marziali, abile tiratrice scelta e specialista in vampiri, con un passato traumatico a causa del quale possiede un “dono” -che si chiarirà ed amplificherà nel corso della storia e poi di libro in libro- che le consente tra l'altro di percepire i vampiri ed essere immune a molti dei loro poteri, nonché di uscire senza difficoltà dal proprio corpo fisico) e Vayl (suo partner di lavoro e diretto superiore, potente vampiro di 300 anni, apparentemente 35enne e "pericolosamente attraente"; un agente super-addestrato e specializzato in missioni segrete e ad alto rischio).

In questo primo romanzo, i due agenti ricevono l’incarico di incontrare, valutare e "neutralizzare" un chirurgo plastico sospettato di attività terroristica e di legami con pericolosi criminali collegati al soprannaturale.Da qui parte una vicenda investigativa all'inizio abbastanza classica e poi via via sempre più soprannaturale, che porterà a scoprire una cospirazione bio-terroristica umano-vampirica mirata alla diffusione di un virus letale ed a una tipica dominazione finale del mondo intero.

Questo primo romanzo della serie (e primo romanzo in assoluto dell’autrice) risulta, come dicevo, piacevole e avvincente, anche se in qualche modo è più che altro "introduttivo": è infatti indispensabile a tratteggiare i personaggi, il loro vissuto precedente -che viene inserito nella storia con ottimi escamotage non così scontati-  la società in cui si trovano ad operare (il primo grande dilemma di un autore che parli di vampiri è il più classico: il mondo sa della loro esistenza o si tratta di un segreto da custodire?), i personaggi di contorno, almeno un nemico che si preannuncia resterà ricorrente... Inoltre più il libro prosegue più le capacità di Jaz aumentano, grazie anche alla guida di Vayl (e da quanto ho potuto capire la cosa prosegue nei romanzi successivi, portando man mano alla luce aspetti soprannaturali legati a entrambi, individualmente e insieme).

In totale la serie è comporta da otto libri (due dei quali usciti postumi, data la prematura scomparsa dell'autrice, a soli 45 anni, nel settembre del 2010) e c'è quindi da sperare che prima o poi Newton Compton decida di tradurre anche i successivi!

sabato 16 febbraio 2013

Oscar e la dama in rosa


Titolo: Oscar e la dama in rosa
Autore: 2005 Eric-Emmanuel Schmitt
Pubblicazione: 2005

Oscar è un bambino di dieci anni. È malato, e i medici non riusciranno a salvarlo. In ospedale, riceve le visite di un'anziana signora, Nonna Rosa, che stringe con lui un formidabile legame d'affetto e lo invita a fare un gioco: fingere che ogni giorno duri dieci anni, e scrivere ogni giorno una lettera a Dio in cui raccontare le avventure e le esperienze di dieci anni, così come le fantasie e le paure, i rapporti con i genitori e i medici, l'amore per Peggy Blue, una bambina ricoverata nello stesso ospedale. Questo piccolo libro è composto da dodici lettere, dodici giorni in cui si concentra la vita di Oscar, giorni scapestrati e poetici, pieni di personaggi buffi e commoventi.

Ho letto questo libricino di 90 pagine in due viaggi di ritorno da Milano in treno, leggero, commovente, divertente, ma sopratutto illuminante di come si possa vivere la vita apertamente, pienamente anche quando effettivamente non se ha modo. L'avevo già letto tempo fa, ma ho voluto rileggerlo per ricordarmi come si può affrontare una malattia, affrontare la vita e come riempirla di persone, personaggi che possono accompagnarci, amarci. Davvero interessante l'ultima lettera riportata nel libro: conferma il fatto che nell'aiutare qualcuno, il più delle volte si impara di più di quanto si possa insegnare.
Potrei anche rileggerlo ancora!

domenica 10 febbraio 2013

Mi Vendo

Titolo: Mi  Vendo -  Autore: Saradisperata - Edizione: Newton Compton editori, settembre 2007
Sara è una brava ragazza che, da quando ha preso il diploma, lavora dalla mattina alla sera: agente immobiliare, commessa, segretaria e tanto altro ancora. Sara si impegna, non batte ciglio se si tratta di fare gli straordinari, eppure, ogni volta che il suo contratto di lavoratrice interinale si avvicina alla scadenza, lei non può far altro che scivolare nel baratro della disoccupazione. Anche nei sentimenti le cose, per Sara, non vanno affatto meglio: dopo aver sposato giovanissima il suo fidanzato storico, scopre di avere al suo fianco un uomo banale, pigro e addirittura traditore. Sara, però, non si rassegna al suo destino: molla il marito e, quando l'ennesimo datore di lavoro evita di rinnovarle il contratto, decide di giocare il suo stesso corpo sulla ruota della fortuna. Apre un blog dove lancia un'idea provocatoria: una notte di sesso sfrenato garantita a chi si farà avanti con una proposta di lavoro seria. Così Sara esce dall'anonimato e conquista l'interesse della televisione e della carta stampata. Un turbine di avventure tragicomiche che portano la protagonista verso una scoperta inaspettata. Nonostante fossi un blogger sulla stessa piattaforma in cui comparve quel post provocatorio e di grande richiamo, non lo vidi mai personalmente.  Quando me ne parlarono, oramai era troppo tardi perché tutta la piattaforma era stata chiuso, ma mi venne in soccorso un'amica che mi passò il libro.
Bene dopo 3 anni che era lì a prendere la polvere,  ho finalmente letto il libro a distanza di qualche anno dalla sua pubblicazione, quindi oltre il periodo in cui imperversavano le agenzie interinali e momento in cui non era facile trovare un lavoro.

Visto
comunque i tempi correnti direi che è molto attuale e descrive bene la frustrazione e la fatica dei giovani di trovare lavoro con il quale crearsi un futuro, per quanto incerto.
Facile da leggere, ma pieno di emozioni e passioni restituite con quella punta di ironia che stempera in parte l'acredine della vita lavorativa e personale di un giovane di questo terzo millennio, non a caso ci ho trovato molte analogie con l'esperienza vista da alcune mie amicizie. Da leggere!