lunedì 29 giugno 2009

Un bacio nell'ombra - Laurell K. Hamilton

Si sa (o, almeno, qui qualcuno lo sa di sicuro), Laurell K. Hamilton è nota per i suoi romanzi sui vampiri, quelli con cui,  insieme a vari animali mannari, si ritrova ad avere a che fare Anita Blake, di professione risvegliante.
Ma con questo romanzo la Hamilton inaugura una nuova serie, con un'eroina nuova di zecca: Meredith NicEssus (o Merry Gentry quando è in incognito), e ci catapulta in un mondo completamente diverso, ossia quello dei sidhe.
E qui nasce il primo problema. Già, perché il romanzo è avvincente, scritto con la solita bravura e sfodera una fantasia non comune, mentre ci descrive pregi, difetti, regole ed abitudini di una corte fantastica... ma lo fa dando un po' troppo per scontato che tutti sappiano qual'è la differenza tra la Corte Seelie e la Corte Unseelie, tra un sidhe ed un fey, tra un goblin ed un brownie... ed invece non tutti sono appassionati studiosi di fate e questo approccio può rischiare di allontanare qualche lettore. A parer mio, sarebbe bastato un bel glossario, magari anche solo al fondo di questo primo romanzo della serie,  per risolvere ogni problema!
Ma veniamo alla storia. In un mondo in cui le creature fatate convivono senza problemi con gli umani, ed hanno avuto il permesso di vivere sul suolo statunitense alla sola condizione di non cercare di farsi adorare come divinità, Merry è una sidhe, ossia una fata di sangue reale, e discende dalla Corte Unseelie (quella più oscura, che accoglie anche esseri malvagi ed esteticamente ripugnanti).
Da tre anni è fuggita dalla Corte e si è rifugiata a vivere tra gli umani, protetta da uno pseudonimo e da un glamour che ne nasconde le vere fattezze e la bellezza inumana, per sfuggire alle trame di corte che mirano a vederla morta. Già, perché Merry, il cui sangue non è puro al 100%, è mortale ed all'età di circa 30 anni non ha ancora rivelato alcun potere specifico, il che è considerato intollerabile.
All'inizio della storia, però, per una leggerezza sul lavoro, la giovane, che lavora come investigatrice del paranormale, lascia trapelare il suo vero aspetto ed identità e si ritrova nuovamente a Corte, al cospetto della zia, la regina Andais, che incredibilmente, lungi dal volerla morta, le offre "tutto ciò che un sidhe potrebbe mai volere", alla sola condizione di darle un erede.
Pieno di riferimeni all'iconografia feerica, cui aggiunge sapienti arricchimenti e plausibili spiegazioni, come dicevo il racconto coinvolge e porta il letore in un'atmosfera fantasica e piena di sensualità. Giacché i sidhe hanno un rapporto piuttosto diretto con la fisicità e la sessualità...

giovedì 18 giugno 2009

Terminator Salvation


Titolo originale: Terminator Salvation
Paese: USA/UK/Germania
Anno: 2009
Durata: 130'
Genere: Azione, Fantascienza
Regia: McG
Soggetto: James Cameron, Gale Anne Hurd (personaggi)
Sceneggiatura: John Brancato, Michael Ferris
Produttore: Derek Anderson, Moritz Borman, Victor Kubicek, Jeffrey Silver







" Ambientato nel futuro (2018), privo di salti temporali come i predecessori, Terminator Salvation mette lo spettatore di fronte a una guerra vera e propria, dove il Terminator è un dettaglio. McG si premette in scena una storia in cui atmosfere, ritmo, effetti speciali, e un gran finale creano un senso di oppressione da fine del mondo. E con l'ausilio di Bale che interpreta John Connor con grande carisma, nasce un lungometraggio diverso, dove il Terminator è un pretesto per raccontare qualcosa di più grande."


Mattia Nicoletti
Metro News









Decisamente non è il mio genere di film, ma è da quando è uscito che scalpito per andare a vederlo. Come potevo perdermi il bellissimo, muscolosissimo e fantasticissimo Christian Bale? Al top della forma fisica, grande interpretazione, ancora alcune pecche sul doppiaggio, anche se stavolta il doppiatore era quello di The Prestige, ossia il mio preferito, e non quello che gli rovina il personaggio nei due Batman.


Che dire? L'audio della sala (Sala 1 dell'Ideal di Torino) era a dir poco sconvolgente. Sembrava di essere sugli elicotteri in mezzo alla guerra, ti rimbombava nelle vene fino al cuore. Credo di non aver respirato per due ore e non solo per il film claustrofobico.
Inquieto e ideologico, per dirla con le parole dei critici cinematrografici.


Inutile dirvi chi se ne frega del film, l'importante è che ci sia Christian Bale. Due appunti sul film: inutile e triste il cameo di Schwarzenegger, primo Terminator, e triste il fatto che Bale sia sempre troppo vestito per apprezzarne i muscoli guizzanti. In una scena è in maglietta e le braccia sono da tuffo al cuore, ma per il resto niente, care fan, non aspettatevi una scena in cui il Terminator gli strappa la divisa da militare e si veda un mezzo pettorale o uno scorcio di addominali, niente. Per quello bisogna rifarsi col sempre buon vecchio American Psyco o con Google immagini.


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Autore, ovvio, Romins

giovedì 11 giugno 2009

Eli Stone

Ecco una nuova serie americana arrivata fresca fresca martedì sera sulla tv "in chiaro" (pare che su sky fosse già passata).
Pubblicizzato come "il nuovo Ally Mc Beal", la serie ha in effetti alcuni punti in comune, ma con sviluppi ed esiti parecchio differenti. Entrambe le serie, infatti, parlano di avvocati ed in entrambe le serie i protagonisti hanno delle allucinazioni, visive ed uditive. Ma mentre in Ally Mc Beal sono quasi tutti i personaggi ad essere alquanto strampalati, in Eli Stone solo il protagonista ha un comportamento singolare... e per ragioni tristemente appurate: le sue visioni, infatti, sono frutto di un aneursma cerebrale inoperabile.
Se Ally era "perseguitata" di volta in volta da Al Greene, dal bambino che ballava in pannolino e così via (e Biscottino ricorreva a Barry White per trovare la fiducia in se stesso), Eli Stone ha la visione ricorrente di George Michael, che gli canta Faith e altri brani del proprio repertorio nelle situazioni più assurde e nelle ambientazioni più disparate, al punto che ogni episodio porta il titolo di una delle canzoni del cantante inglese.
La trama, in breve, è piuttosto semplice: Eli Stone è un avvocato cinico e ambizioso in un importante studio legale di San Francisco. Dopo alcune allucinazioni visive ed uditive ed approfonditi esami medici, scopre di avere un aneurisma al cervello, ereditato da un padre che tutti credevano alcolizzato. Quello che potrebbe essere un evento drammatico diviene per il protagonista una sorta di segno del destino chee cambia radicalmente la sua vita, portandolo a cambiare le priorità ed a vedere le cose in maniera diversa, soprattutto nel lavoro dove inizia ad affrontare la professione di avvocato con uno spirito più umano ed altruistico.
I primi due episodi sono stati piacevoli e a tratti piuttosto spassosi (anche se lievemente deludenti se ci si aspetta davvero un nuovo Ally), a parte una caduta su un argomento medico -il caso del primo episodio vede una donna vincere una causa contro un'azienda farmaceutica perché il vaccino da loro prodotto avrebbe reso autistico il figlio- che in america era costata una vera causa alla produzione. Vedremo gli sviluppi!!!
Protagonista è un poco noto Johnny Lee Miller, mentre ben più conosciuti sono la fidanzata, interpretata da Natasha Henstridge (Species - Specie mortale, Standoff, FBI: Protezione testimoni, Fantasmi da Marte), la segretaria, interpretata da Loretta Devine (Grey's Anatomy) ed i soci fondatori dello studio legale, interpretati da Victor Garber (Insonnia d'amore, Il club delle prime mogli, La rivincita delle bionde, Alias,  Will & Grace, Ugly Betty) e Tom Amades (Everwood). Oltre a personaggi ricorrenti interpretati da Katie Holmes e Sigourney Weaver ed al già citato George Michael che, come anche Seal, interpreta se stesso.
Il tutto ideato da Greg Berlanti, già firma di serie di successo come Everwood, Brothers and Sisters e Dirty Sexy Money.

Autore del post: Fata

lunedì 8 giugno 2009

Firmino - Sam Savage


firminoE che ve lo dico a fare?
In effetti la storia del topo bostoniano dovrebbe essere già nota. Volevo solo omaggiare tanto topo con una piccola standing ovation. Per una volta il passa parola non ha fatto danni, anzi. Come nel caso di Donnie Darko, anche Firmino è una piacevole scoperta. Simpatico, sporcaccione, pieno di fantasie e amante di libri e cinema. Potessi lo adotterei, un topo così. Ma con le gatte...
Chi non l'avesse ancora letto ne approfitti. Lo faccia subito. Piacevole, romantico e crepuscolare.

lunedì 1 giugno 2009

Star Trek - il futuro ha inizio

Star-TrekForse c'è chi pensa che di Star Trek non se ne può più. Ne ho uno in casa, lo so bene. Ma J.J. (Abrams per i non intenditori) è più che una garanzia. Mediamente televisiva, ma garanzia lo è di sicuro. Il film è nuovo e ricco sia dal punto di vista visivo che da quello del cast. Si può partire da Winona Ryder, Eric Bana (Ettore!), Karl Urban (Il signore degli anelli, Bourne Supremacy), Leonard Nimoy (il vero Spock) e Bruce Greenwood. Si arriva a Zachary Quinto (Heroes), Anton Yelkin (Taken, Huff e altri ruoli in tv e cinema) , Jennifer Morrison (House) e Chris Pine (E.R. , Csi Miami). Insomma pieno di volti noti a chi è appassionato di serial tv e di film in genere.
La storia tratta dei giovani enterprisiani, alla loro prima missione, coinvolti in una vendetta che arriva dal futuro. Una nave Romuliana, infatti è tornata indietro nel tempo a causa di un buco nero e i suoi occupanti (capitanati da un pelato e tatuato Eric Bana) cominciano proprio dal padre di Kirk. In un crescendo di tensione, scontri, effetti speciali e alcuni momenti sia romantici che divertenti, i ragazzi dell'enterprise cominciano a conoscersi e a stringere il legame di amicizia che li terrà insieme per tutta una vita.
Ben fatto, begli effetti, buona la recitazione. Simpatici tutti e soprattutto non supereroi. Il che è già tanto, ultimamente. Mai visto un Kirk predersi tante botte... Il film è da vedere, se piace la fantascienza. Ma anche se siete un po' stufi delle solite vecchie missioni dell'Enterprise. Divertente, carino. Ben speso.